Noi negli anni 60 - 70 in Ascoli Piceno
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​Ascoli Piceno, noi negli anni 60 70, il bar Leonida ed Arlecchino in via Fabriano 25, piazza del Popolo, piazza Immacolata.

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Monticelli anni 70 - Ascoli Piceno
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via Benedetto Croce verso Santa Maria Goretti anni 60-70
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Piazza Immacolata anni 60-70 -Santa Maria Goretti
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Piazza Immacolata anni 70

​Noi in Ascoli Piceno anni 60 70 un periodo di cambiamento, andavamo al bar Leonida in via Fabriano 25 (sotto) dove giocavamo a biliardo e biliardino mentre ci mangiavamo un calzone o si beveva una anisetta Meletti (sotto), ogni tanto si vedeva Valerio Viccei con la sua Kawasaki mack-3 500, si dice che fece esplodere il ripetitore TV Rai di colle San Marco  e che fece un'attentato al palazzo di giustizia e la sede del PCI.  Monte Piselli era a 30 minuti di guida dove imparai a sciare e San Benedetto del Tronto dove andavo al mare e pescavo i cannelli le telline le cozze per poi farmi una gassosa allo chalet Calypso, Carletto un collega di papà era contentissimo quando gli portavo una busta piena di cannelli appena pescati tanto è vero che li cucinava subito.
Ascoli ha passato dei periodi scuri come l'uccisione del tifoso ascolano  Nazzareno Filippini da parte di un tifoso ultras dell'Inter o come la rapina del secolo di Knightsbridge safe deposit messa a segno da Valerio Viccei e banda.
Viccei era anche amico di Gianni Nardi di Ascoli che aveva un'azienda di elicotteri che fu coinvolto in vari attentati dinamitardi contro treni.
Con questo sito ho fotografato quel periodo con enfasi su di noi in Ascoli Piceno tra il 1970 ed il 1976 con foto dei luoghi delle cose che usavamo descrivendo l'occasione come per esempio colle Zazzi quando usavamo un ramo a forma di fionda per trovare l'acqua o scalare la collina e per vedere le casermette, per arrivarci prendevo la Legnano o il mio moto morini corsarino-zz 48cc...che goduria ..!
Ho anche ricordato i film culto di quel periodo come Profondo Rosso e l'Esorcista che potete guardare nel sito.
La TV era piena di contenuti come carosello che tutti guardavano ed i varietà musicali come Canzonissima che ci tenevano incollati al televisore, noi però eravamo piu per l'elettronica e giocavamo con le ricetrasmittenti e sperimentavamo nel fondaco di casa con progetti elettrici ed elettronici come amplificatori a valvole o smontavamo apparecchi. Che tempi!
La cerbottana a 10 tubi gialli fregati dal cantiere con lo spillino sulla punta del missile fatto con la carta le canzoni messe sul jukebox del bar e le partite a flipper per non parlare del'autoscontro quando mi davano la chiavetta per rimettere le macchine ed il calcio in culo della giostra volante per prendere il fiocco.
La nostra musica era un'altra cosa con complessi e canzoni come  Alunni del Sole, EQUIPE 84, Camaleonti, Collage, Homo Sapiens, I Santo California, Nomadi, P.F.M., i Pooh,  Profeti, Le Orme e artisti come Sandro Giacobbe, Lucio Battisti, Loredana Bertè, Mia Martini, Claudio Baglioni, Patty Pravo, Mina, Marcela, Celentano,  Massimo Ranieri, Gianni Morandi ecc che hanno segnato la nostra vita negli anni 60 70 e la Hit-Parade condotta da Lelio Luttazzi.
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my other site on Ascoli Piceno
​tourism oriented.

​//www.britannica.com/place/Ascoli-Piceno-Italy​
​//www.turismo.marche.it/en-us/
Ascoli Piceno
Ascoli Piceno
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​​Breve tour di Ascoli Piceno, c'è anche Bonelli ..a 5 minuti e 7 secondi




La Brionvega Doney14 Italia (sopra) ,1962 primo televisore a transistor costruito in Europa

Il salotto di Ascoli Piceno - video
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Il salotto di Ascoli Piceno - fondata 1600 anni prima di Roma.

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Piazza Arringo - corso Mazzini e via delle Torri Ascoli Piceno 1972

qui

Ascoli Piceno 1972


Ascoli Piceno 1972

Alfredo Alfredo girato nel 1972 ad Ascoli Piceno a colle S. Giacomo con Dustin Hoffman
la cabinovia che prendevo quando andavo a sciare.

qui il film intero

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Quintana Ascoli Piceno
Si svolge la prima domenica di agosto in occasione della festa di sant'Emidio, patrono e primo vescovo della città marchigiana. Dal 1997 viene svolta anche una seconda edizione della Quintana, in notturna, in onore alla Madonna della Pace, il secondo sabato del mese di luglio. Questa manifestazione si rinnova, ogni anno, dal 1955 quando, dopo un periodo di sospensione, ebbe nuovamente luogo su iniziativa di storici come Carlo Cardarelli, Carlo Baiocchi, Giuseppe Fabiani, dello scenografo Danilo Ciampini, del professore Alberto Costantini, di Giulio Franchi, Aldighiero Batini, Nazzareno Peci ed Alvaro Pespani. 

Il torneo cavalleresco della Quintana o giostra della Quintana è una rievocazione storica medioevale con giostra equestre che si tiene ad Ascoli Piceno.
Ascoli Piceno nominated Europe's City of Sport for 2014!
Ascoli Piceno was nominated European City of Sport for 2014 in Brussels the
mayor of Ascoli Piceno's Guido Castelli was present when the nomination was made official.

Ascoli Piceno e' stata nominata citta Europea dello Sport 2014 dalla ACES (European Capital of Sports Award) scendere in fondo pagina per le città vincitrici!

La storica Quintana-campo Squarcia











La Quintana




La Quintana - passaggio Ventidio Basso

​Qui il 3D Mapping video di alcuni edifici di Ascoli.
Mettete il video a pieno schermo e guardatelo allo scuro. Si tratta di una proiezione con laser sulle facciate di alcune chiese.

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La Storia
Le origini della città sono avvolte nel mistero, ma è abbastanza sicuro che vi fosse la presenza umana già dall'età della pietra e che la zona fosse abitata già nell'epoca neolitica da popolazioni italiche. Secondo una tradizione italica citata nella letteratura antica (Strabone, Plinio, Festo) la città venne fondata da un gruppo di Sabini, che vennero guidati da un picchio, uccello sacro a Marte, durante una delle loro migrazioni detta ver sacrum. I Sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai Piceni, di cui Ascoli divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla via Salaria, che collegava le saline alla foce del Tevere a quelle della costa adriatica.

Nel 299 a.C. si alleò con i Romani contro gli Etruschi, Galli e Sanniti e nel 269 a.C. divenne Civitas Foederata a Roma.

Nel 91 a.C. si ribellò a Roma insieme ad altre genti italiche (i Marsi in particolare ed altre popolazioni del sud Italia) e dette vita alla Guerra Sociale. Nell'89 a.C., dopo un lungo assedio, il generale romano Gneo Pompeo Strabone conquistò la città, trucidando i capi della rivolta e mandando in esilio parte dei suoi abitanti. Nell'88 a.C. Ascoli fu iscritta alla Tribù Fabia, e solo nell'80 a.C. venne finalmente riconosciuta la cittadinanza romana a tutte le popolazioni italiche. Giulio Cesare nel 49 a.C. la designò capitale della regione dandole l'appellativo di Picenum. Ai tempi di Augusto, divenne la capitale della quinta regione italica, più tardi nel III secolo d.C. fu eretta a provincia autonoma con il nome di Picenum Suburcarium. Successivamente segue il destino, come altre città, con la caduta dell'impero romano.

Nell'alto medioevo subì la decadenza economica e le razzie dei barbari, tra cui quella dei Goti di Totila e dei Longobardi di Faroaldo (578).

Per due secoli fu sotto il dominio longobardo del Ducato di Spoleto, (593-789), finché non passò sotto il controllo dei Franchi scesi in ItaliaCarlo Magno. In questi secoli si accentuò il potere dei vescovi (i cosiddetti vescovi-conti), tra cui Corrado II che con apposito diploma concede al feudatario vescovo Bernardo I nel 1037, il diritto di Zecca.

Nel periodo la città viene trascinata in più occasioni nella più vasta lotta per il predominio in Europa tra guelfi e ghibellini.

Nel 1183 si costituisce in Libero comune, conoscendo però il saccheggio e la distruzione ad opera delle armate imperiali di Federico II. Le libertà municipali sono minate dalle lotte di fazione tra le famiglie più in vista, tra cui il Signore Andrea D'Acquaviva. Durante la conquista di Ladislao I - re di Napoli, la città meritò di essere governata dal famoso condottiere d'Italia Conte da Carrara o Conte Carrara detto il Carrarese, al quale il sovrano partenopeo concesse il titolo di Viceré dell'Abruzzo, e Principe di Ascoli per sé e per i suoi figli che gli successero, Ardizzone e Obizzo, quando lo seppellirono in pompa magna nel Duomo della città, come vuole il Bascetta. Le lotte finiscono per aprire la strada a personaggi ambiziosi come Galeotto Malatesta (XIV secolo) che viene cacciato da una rivolta e in seguito a Francesco Sforza che instaura una crudele dittatura (XV secolo) che viene abbattuta nel 1482, anche se Ascoli è costretta a riconoscere la sovranità della Chiesa.

Non cessano i disordini interni tra opposte fazioni che conduce a decadi di ribellioni, massacri, razzie, alla crescita del banditismo e alla decadenza delle virtù civili.

Venne annessa alla prima Repubblica Romana e nel 1860 viene annessa al Regno d'Italia di cui seguirà d'ora in avanti tutte le vicende. Degne di nota sono le vicende della resistenza ascolana nel settembre 1943 contro l'occupazione tedesca, che sono valse alla città la Medaglia d'Oro al Valor Militare per attività partigiana (2001).

Una parte del territorio della provincia ascolana è stato per oltre un secolo rivendicato dalla vicina e rivale Fermo, la quale ha perso il capoluogo a seguito dell'Unità d'Italia. Nel 2004, però, la provincia di Fermo è stata di nuovo deliberata, ed istituita nel 2009.


Simboli
Gli autori locali si sono diversamente espressi sul significato della rappresentazione contenuta nel campo dello scudo. Alcuni hanno considerato l'accostamento di questi elementi architettonici riferibile ad una delle porte cittadine che si apriva nelle mura di cinta urbane medievali, altri hanno scritto che la composizione raffigurerebbe l'antico cassero che sorgeva dove oggi sono presenti i resti della Fortezza Pia, altri ancora hanno sostenuto che la struttura costituirebbe la sintesi della  simbologia delle costruzioni più caratteristiche della città, quindi ponti, torri gentilizie e campanili.

Toponimo
Nel corso del tempo la città fu identificata con il nome greco-romano di Asculon ed Asclos, Strabone la chiamò Asclon (Ἃσκλον); la Tavola Peutingeriana la citò come Asclo Piceno; Paolo Diacono solo Asculus.
Ad Ascoli il termine Picenum fu accostato già da Giulio Cesare che la chiamò Asculum Picenum  sia per distinguerla dalla
città dell'Apulia, Asculum Apulum ora Ascoli Satriano, e sia per riconoscere la sua posizione di appartenenza alla regione del Picenum Suburbicarium.


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papà sul balcone di via Fabriano 1973 circa
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io in corso mazzini 25-04-2005, presa alle 16:29
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le auto davanti la Gastronomica viste dal mio balcone di via Fabriano anni 70

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te le ricordi ? io duravo un paio di minuti- le clic clac
per ingrandire ancora di più - tasto destro sulla foto e scegliere  "aprire in altra finestra o linguetta "
Sant'Emidio
Panoramica Ascoli Piceno
Sant ' Emidio
Sant ' Emidio
San Francesco
Sant'Emidio
Grotta Sant'Emidio
Cattedrale Sant'Emidio
Battistero di S. Giovanni
Battistero di S. Giovanni
Cripta duomo
cripta duomo
cripta duomo
Piazza Arringo
nevica vicino al Ventidio Basso
Bar Meletti
carnevale in Piazza del Popolo
Piazza del Popolo
Ventidio Basso
Macerie Romane vicino la Sacconi
Campo Del Duca

Qui dove ebbe inizio la nostra storia, in Via Fabriano  25


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Qui papà:
IL PRIMO CONSIGLIO DI ISTITUTO IPSIA Sacconi NEL 1975
​Sig. BUATTI EZIO Rapp. Genitori. 1975

​Ascoli Piceno e luci notturne vista dal satellite 

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Ho ridisegnato l'appartamento di via Fabriano anni 60 70 dove sono cresciuto ...qui sotto,
Clicca l'immagine  ed aspetta alcuni secondi per iniziare il 3D poi usa la rotella del mouse per lo zoom, trascina il disegno, usa freccia laterale per gli strumenti, ingrandisci qui
mettete a pieno schermo
Per vedere l'appartamento su Google-Earth scarica il file sotto, aspetta che si apre e accetta i messaggi se appaiono, poi fai zoom e ruota l'immagine 3D.
palazzo musati via fabriano 25 - aspetta alcuni secondi che si carica sul programma
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​Qui ho disegnato il palazzo Musati com'era  anni 70 - ingrandisci
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​Il video
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Qui ho disegnato gli interni​ - ingrandisci ​- aspetta che si carica.
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San Giacomo (il campetto dove ho imparato a sciare con papà - la cabinovia si trova a 150m)

​questa era la bella musica Italiana dei giovani di quegli anni ..






questa era la musica inglese che correva.. alcune dagli 80




​..ricorda la musica italiana anni 60 70 qui sotto 


Rivivi la musica Italiana anni 60 - 70


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..una finestra su via Fabriano dove si svolse la nostra storia anni 60 70..
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aspetta alcuni secondi per vedere come era dove vivevamo nel 1971


per ingrandire ancora di più - tasto destro sulla foto e scegliere  "aprire in altra finestra o linguetta "
cabinovia a San Giacomo anni 70
Monte Piselli- cabinovia
cabinovia a monte dei Fiori anni 70
San Giacomo anni 70- dai scendiamo...
ve la ricordate? interno della Littorina anni 70
GARA CICLISTICA STADIO COMUNALE - ANNO 1976
GARA CICLISTICA, VIA MONTEGRAPPA, CAMPO PARIGNANO - ANNO 1970
GARA DI PESCA LAGO TALVACCHIA, CASTEL TROSINO - ANNI '70
Ascoli va in serie A 1974
Piazza Immacolata 1959, hanno appena portato la statua della Madonna che si vede dietro il vetro della cabina dell'elicottero
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  Spari pirotecnici di Sant'Emidio Ascoli Piceno



Spari pirotecnici di Sant'Emidio?rel=1&theme=light&color=white&showinfo=0&autohide=1

Spari pirotecnici di Sant'Emidio

Durante il periodo delle invasioni gote e longobarde vi fu un imbarbarimento della lingua ed Asculum divenne solo Esculum senza l'aggiunta di Picenum. Intorno all'anno 1000 la denominazione della città sui documenti e sugli statuti dell'epoca fu Esculo che in seguito si trasformò in Asculo ed intorno al 1700 divenne Ascoli.

Ascoli
Le radici del nome Ascoli non sono prive di dubbi legati alla sua etimologia, Giuseppe Marinelli scrive che la nascita dell'insediamento risalirebbe a 1600 anni prima della fondazione di Roma, quando nel territorio vi fu la presenza di genti, non originarie del luogo, che vissero nell'area cittadina dedicandosi alla caccia ed alla pastorizia delle quali non sono sopravvissuti segni che consentano di profilare la loro cultura di appartenenza. Partendo da queste considerazioni è alquanto arduo ed incerto delineare congetture che risolvano con certezza una fondata etimologia della denominazione.

Umberto Laffi definisce il toponimo di origine illirica ed ipotizza che la denominazione dell'insediamento umano dell'età Neo-eneolitica assunse in latino la forma di Asclum o Asculum.

Gaetano De Minicis e Giuseppe Colucci riportano l'ipotesi del canonico Alessio Simmaco Mazzocchi che attribuisce la derivazione del nome della città alla parola ebraica Escol (escol bortus), traducibile come grappolo d'uva. Da questa interpretazione si dedurrebbe che l'area fu ricca e lodata per la presenza di piante di vite.

Il Colucci, sull'origine del toponimo, aggiunge un'altra possibile interpretazione e sostiene che il popolo degli Opici, noti anche come Ausoni, arrivò nella valle del Tronto e fondò la città dandole il nome di Aescolo da Esculus o Aesculus, ossia l'eschio, una varietà dell'ippocastano, aesculus hippocastanum, pianta largamente presente nel territorio.

Giuseppe Marinelli riferisce che l'etimologia potrebbe essere ricondotta ad "AS", radice egeo-anatolica che esprime i concetti di “luogo di dimora" ed "insediamento urbano”.

Dalle fonti classiche, ed in particolare da una leggenda anteriore all'anno 1000 a.C., si apprende la storia del re Aesis, riportata da Silio Italico, poeta latino, il quale attribuisce il termine Ascoli alla derivazione dalla radice "as" dal nome del re, detto anche Esio re dei Pelasgi. Secondo questa tradizione Aesis fu colui che condusse la popolazione pre-ellenica nella risalita della costa adriatica approdando alla foce del fiume Tronto. I Pelasgi, dopo aver percorso la valle verso l'entroterra, si stanziarono sul colle Pelasgico o monte Pelasgo, l'attuale colle dell'Annunziata, dove eressero un recinto sacro e si fusero con gli abitanti del territorio dando inizio ad un primo insediamento urbano.

La leggenda e le affermazioni di Silio Italico non trovano, al momento, conforto nei riscontri archeologici del territorio. La teoria etimologica trova ed assume rilevanza in quanto aiuta a spiegare anche altri toponimi legati al Picenum come Aso e Jesi, anch'essi riconducibili dalla radice "as", tipica e diffusa nel linguaggio egeo-anatolico.

Esiste anche un'altra leggenda che confermerebbe l'origine e la provenienza greca del popolo dei Piceni. Questa narra dell'acheo Diomede, federato della guerra contro Troia, qui giunto posteriormente all'invasione dorica, che, dopo essere approdato sulle coste della Puglia, si stabilì lungo le coste adriatiche.


Piceno
L'origine del nome Piceno è attribuito dalla tradizione italica ricordata da Strabone, Plinio, Festo e Paolo Diacono, nella sua Historia Langobardorum, all'appellativo Picenum, termine che trova la sua derivazione da picus. La narrazione racconta della migrazione di gruppi di Sabini avvenute durante le celebrazioni primaverili del ver sacrum. Questo popolo, tra l'VIII ed il VI secolo a.C., si spostò dalle regioni di provenienza osco-umbre, verso altri territori per cercare pascoli estivi e, in questo viaggio, sarebbe stato condotto da un picchio verde o da re Pico, un sovrano del Lazio.

Sino all'avvento del Regno d'Italia, il Comune era indicato con il solo nome "Ascoli". L'aggiunta della specificazione "Piceno" è avvenuta ufficialmente per effetto del regio decreto 9 novembre 1862 n. 978 che ha autorizzato il Comune di Ascoli ad assumere la denominazione "Ascoli-Piceno", in conformità alla deliberazione del consiglio comunale del 28 luglio 1862.


Panoramica Ascoli P.

Panoramica Ascoli P.

Palazzo Musati -casa nostra a 5cm dal basso sulla sinistra
Palazzo Musati -casa nostra a 5cm dal basso sulla sinistra
Palazzo Musati - casa nostra a 10cm dal basso e a 9cm da destra
Palazzo Musati - casa nostra a 10cm dal basso e a 9cm da destra
Ascoli vista dalle Piagge
Ascoli vista dalle Piagge
Ascoli vista da Monticelli
Ascoli vista da Monticelli


Le Torri
Le Torri  di Ascoli

Ascoli sotto la neve
Ascoli sotto la neve
Lo Squarcia e il Del Duca alto a destra
Lo Squarcia e il Del Duca alto a destra

Monte Piselli Ascoli vista da Castel di Lama
Monte Piselli Ascoli vista da Castel di Lama
Ascoli vista dalla Cartiera Mondadori (sulla  sinistra)
Ascoli vista dalla Cartiera Mondadori (sulla  sinistra)

Solestà
Solestà - ponte Romano- vicino  a viale Marcello Federici ...anno 1976


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​Il Circolo Cittadino dove papà ci portava per
Carnevale
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io ed Alfredo Carnevale 1966 Circolo Cittadino Ascoli Piceno.


​Circolo Cittadino


​fai click con il mouse sulle zone evidenziate e o indicatori per info e trascina cartina e fare zoom con il   +   -  o rotella  (Ascoli Piceno)
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la cartina è incorporabile cliccando il simbolo come questo, sotto
Piazza Arringo
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Sacro Cuore Ascoli

Stemma della città di Ascoli Piceno datato 1382 conservato presso palazzo dell'Arengo
Facciata Eremo di San Marco

Sacro Cuore Ascoli anni 70
panoramica


bar Meletti
Anisetta Meletti
Anisetta Meletti
1957 - 40° Giro d'Italia
Meletti 1957 - 40° Giro d'Italia
Meletti 1957 - 40° Giro d'Italia
Meletti Genova - Anni '50
pubblicità Meletti Courmayeur
Meletti San Benedetto del Tronto - Anni 50
Meletti Lago di Garda
dietro l'Annunziata e cinema Piceno
dietro la Annunziata e cinema Piceno
Le Torri  di Ascoli
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sedie da bar anni 60-70
fai zoom fino alla strada poi potrai inclinare la cartina per vederla in 3D e ruotarla con i comandi in basso a destra
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.. qui il mio appartamento al secondo piano (centro) dove si svolse la nostra storia da ragazzi anni 60 70

.. lo ricordate ? .. sta sul ciglio della strada per Acquasanta dopo porta Romana ..

Tronco dell’Albero del Piccioni, presso Ascoli Piceno (Circ. m. 8,70 – età di circa 1015 anni)       
Genere specie: Platanus orientalis L.
Nome volgare: Platano orientale
Circonferenza m.: 8,7
Altezza m.: 24
Età stimata: plurisecolare
Località: SS n.4 Salaria Km 199,500 
Comune: Ascoli Piceno
Provincia: Ascoli Piceno 
Regione: Marche 

guarda le proporzioni 

Platano del Piccioni

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il platano risalirebbe all'anno 1000 poiché si legge in un documento, del marzo 1109, che Ranieri del fu Ferrone vendeva alla sorella Benedetta delle terre "super infra civitate asculana in locum qui dicitur ipsum platanum" riferendosi al terreno dei nobili Parisani.

Platano del Piccioni
Platano del Piccioni

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