Piazza San Pietro Città del Vaticano
La celeberrima piazza, notevole esempio di architettura ed urbanistica barocca, è dedicata all'omonimo santo ed è quotidiano punto d'incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Lo spazio della piazza è formato da due parti: la prima a forma di trapezio rovescio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata con specifiche motivazioni prospettiche e la seconda, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un imponente colonnato architravato sormontato da 140 statue, 70 a destra e 70 a sinistra. Nella situazione attuale, davanti alla piazza vera e propria troviamo un altro spazio che funge da vestibolo (Piazza Rusticucci, oggi piazza Pio XII) e su cui sbocca in asse, la novecentesca Via della Conciliazione.
La celeberrima piazza, notevole esempio di architettura ed urbanistica barocca, è dedicata all'omonimo santo ed è quotidiano punto d'incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Lo spazio della piazza è formato da due parti: la prima a forma di trapezio rovescio il cui lato maggiore corrisponde alla facciata con specifiche motivazioni prospettiche e la seconda, più grande, di forma ovale con l'obelisco Vaticano al centro. I due grandi spazi sono unificati da un imponente colonnato architravato sormontato da 140 statue, 70 a destra e 70 a sinistra. Nella situazione attuale, davanti alla piazza vera e propria troviamo un altro spazio che funge da vestibolo (Piazza Rusticucci, oggi piazza Pio XII) e su cui sbocca in asse, la novecentesca Via della Conciliazione.
Roma
Interno di Villa d'Este
La villa fu voluta dal cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia (Ferrara 1509 - Roma 1572), su un sito già anticamente sede di una villa romana. La storia della sua costruzione è legata alle vicende del suo primo proprietario. Papa Giulio III del Monte volle ringraziare il cardinale d'Este per l'essenziale contributo dato nel 1550 alla propria elezione al soglio pontificio nominandolo governatore a vita di Tivoli e del suo territorio. Il cardinale arrivò a Tivoli il 9 settembre e vi fece un'entrata trionfale, scoprendo però che gli sarebbe toccato di abitare in un vecchio e scomodo convento annesso alla chiesa di Santa Maria Maggiore, edificato secoli prima dai benedettini, ora tenuto dai francescani e parzialmente riadattato a residenza del governatore.
La villa fu voluta dal cardinale Ippolito II d'Este, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia (Ferrara 1509 - Roma 1572), su un sito già anticamente sede di una villa romana. La storia della sua costruzione è legata alle vicende del suo primo proprietario. Papa Giulio III del Monte volle ringraziare il cardinale d'Este per l'essenziale contributo dato nel 1550 alla propria elezione al soglio pontificio nominandolo governatore a vita di Tivoli e del suo territorio. Il cardinale arrivò a Tivoli il 9 settembre e vi fece un'entrata trionfale, scoprendo però che gli sarebbe toccato di abitare in un vecchio e scomodo convento annesso alla chiesa di Santa Maria Maggiore, edificato secoli prima dai benedettini, ora tenuto dai francescani e parzialmente riadattato a residenza del governatore.
I posti dove sono stato a Villa d'Este Tivoli Roma con foto
passa il mouse sulla cartina sotto per info
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fai una piccola escursione dei giardini cliccando qui
In gita a Villa D'Este tra le studentesse della scuola delle Monache dove insegnava papà Marzo 1973
Eravamo in fondo nella cartina sopra.
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Io in gita a Villa D'Este con le studentesse della scuola delle Monache dove insegnava papà Marzo 1973
Eravamo sopra la fontana nella cartina sopra. -- fai zoom con la rotella.
Eravamo sopra la fontana nella cartina sopra. -- fai zoom con la rotella.
Qui feci una foto alla Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini via Vittorio Veneto Roma.
Le foto sopra furono prese qui
Io in gita a Roma con le studentesse della scuola delle Monache dove insegnava papà Marzo 1973
Qui la foto fu presa io davanti l'entrata della Chiesa di San Pietro del Papa San Paolo Giovanni da papà che era dentro verso la piazza , si può vedere il portone di lato. -- fai zoom con la rotella.
Io in gita a Roma con le studentesse della scuola delle Monache dove insegnava papà Marzo 1973
Qui la foto fu presa io davanti l'entrata della Chiesa di San Pietro del Papa San Paolo Giovanni da papà che era dentro verso la piazza , si può vedere il portone di lato. -- fai zoom con la rotella.
Io davanti la Chiesa di San Pietro Marzo 1973
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Questo è il tragitto preso: Piazza S. Pietro poi Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini ed infine le Catacombe di Priscilla.
Le catacombe di Priscilla Roma
La catacomba di Priscilla, conosciuta in tutti i documenti topografici e liturgici antichi, si apre sulla Via Salaria con ingresso presso il convento delle Suore Benedettine di Priscilla. Per la quantità di martiri qui sepolti, questo cimitero era chiamato la “regina catacumbarum”.
Scavata tra il secondo e il quinto secolo, prende inizio da ambienti ipogei preesistenti, dei quali i principali sono un arenario, un criptoportico e l’ipogeo con le tombe degli Acili Glabrioni. A tale famiglia appartiene la donatrice del terreno, la nobildonna Priscilla, la cui memoria ricorre il 16 gennaio nel Martirologio Romano, che la indica come benefattrice della comunità cristiana di Roma. Questo cimitero, perduto come tanti altri per l’occultamento degli ingressi a protezione dai saccheggi, è stato uno dei primi ad essere ritrovato nel sedicesimo secolo e perciò abbondantemente derubato di lapidi, sarcofagi, tufo e corpi di presunti martiri. Conserva però pitture particolarmente belle e significative: la visita comprende le principali di queste.